VII° Festival Internazionale IL ROSETO DELLA MUSICA 2022 – Stagione Concertistica

Conosciamo insieme gli ospiti che si esibiranno nell’ambito della stagione concertistica 2022 della VII° ed. del Festival Internazionale Il Roseto della Musica 2022 – Masterclass e Concerti nella Val d’Ambra aretina.

Domenica 10 luglio 2022, ore 21:15 – Chiesa di San Leolino, Bucine (AR).

Concerto per Susanna – Sylvie Genovese e I Viulan

SYLVIE GENOVESE – Dopo una formazione musicale classica al Conservatorio e alla Facoltà di musicologia di Lione (la sua città), e poi a Parigi, dove l’incontro con il chitarrista e Maestro Alberto Ponce e il privilegio di avere seguito le sue lezioni secondo la tradizione della scuola spagnola di chitarra classica hanno lasciato un’impronta indelebile nella sua visione dello strumento, questa artista si è riavvicinata al paese dei suoi antenati italiani. Stabilitasi a Roma nel1985, dove insegna alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio, ha conquistato in tutti questi anni una notorietà attraverso il suo lavoro didattico portando avanti il progetto “Guitarras Libres” con l’ensemble Kitar e varie collaborazioni con musicisti e artisti della penisola. Dal 1999 prosegue la sua attività di concertista sviluppando il proprio repertorio.

I VIULAN – L’instancabile e appassionata ricerca effettuata dal fondatore dei Viulàn, Lele Chiodi, anche in collaborazione con Francesco Guccini nel territorio del Frignano sulle montagne dell’appennino Tosco-Emiliano, ha ormai superato i trent’anni, ma è ben lontana dal terminare. Dentro le voci di Lele, Carlo e Lauro vive questa musica, con il vento delle loro montagne, gli odori e i colori delle loro foreste, le voci della gente che ha portato fino a noi questo patrimonio. Oltre al recupero musicale, anche quello del dialetto è al centro dell’attività dei Viulan. Con la consapevolezza di chi ha sempre respirato le parlate delle varie località dell’Appennino Tosco Emiliano, i Viulàn attualizzano le storie, le lingue i luoghi dove sono nate nella consapevolezza del loro valore storico, sociale e culturale. Francesco Guccini afferma che la strada dei Viulàn è quella di cercare di dare una nuova veste al materiale reperito, sempre nel rispetto della tradizione, ma andando dove l’istinto musicale, la conoscenza di più stili e di diverse possibilità sonore, il gusto personale potevano condurre. Il risultato è una serie di brani ricchi di suggestione, che danno emozioni nuove a brani vecchi di secoli.

Formazione:
Lele Chiodi, Carlo Pagliai, Lauro Bernardoni: voci;
Giorgio Albiani: chitarra, arrangiamenti;
Silvio Trotta: mandolino, mandoloncello, chitarra battente, basso acustico;
Marco Albiani chitarra e chitarra contrabbasso