M.A.M. – Diario della seconda giornata (parte II)

Sabato 27 gennaio 2024 – ore 21:00, Centro Interculturale “Don G. Torelli” di San Pancrazio, Bucine (AR)

Concerto per la Memoria 2024 con Georgi Mundrov, pianoforte e Sonja Dörner, flauto (L’Hochschule für Musik di Saarbrücken – D); Florence Guitar
Symphonietta; Apolline Lévéque, chitarra; DuoEnLa Guitar Duo; Estampie Guitar Quartett; Alice Aniksztejn, chitarra (Conservatorio di Firenze); Valentina Albiani, violino (Accademia DIMA); Alessandro Giatti (Liceo musicale di Arezzo), pianoforte e con la partecipazione di Serena Meloni (I.C. di Poppi). Letture a cura degli abitanti di San Pancrazio.

Il Concerto è stato l’evento che ha concluso le due Giornate dedicate alla Memoria. Un momento intimo e condiviso quello che si è svolto a San Pancrazio, proprio nel Centro interculturale “Don G. Torelli”, luogo della strage nazifascista del 29 giugno del ’44. In tutta la sua evidenza, si è assistito ad uno scambio emozionale e musicale di generazioni a confronto (quelle di ieri, di oggi e domani). Presenti il sindaco di Bucine, Nicola Benini, con alcuni assessori e i testimoni della strage stessa, oltre agli abitanti di Bucine e San Pancrazio. Un finale di grande impatto: “A San Pancrazio, la nostra musica si è
unita ai racconti dei testimoni della strage del 1944. Da subito la forza di questo incontro si è manifestata in tutta la sua forza. Poi i giovani studenti italiani e tedeschi sono rimasti nel Centro a dormire tutti insieme. Questo gruppo è meraviglioso e aver contribuito alla sua creazione ripaga delle tante fatiche” afferma il prof. Giorgio Albiani coordinatore del progetto.

L’Associazione Culturale D.I.M.A. di Arezzo crede profondamente nell’Arte e nella Musica come linguaggio privilegiato per il superamento dei conflitti e dal 2015, anno di inizio della gestione della Fattoria di San Pancrazio, oggi Centro
Interculturale “Don G. Torelli” e luogo di una delle stragi, ha dato vita al progetto “Musica Arte Memoria”, organizzando laboratori, concerti, attività culturali e di formazione per i giovani, in collaborazione con scuole e università. L’Hochschule für Musik di Saarbrücken nelle persone del Prof. Georgi Mundrov, docente e del Prof. Frank Wörner, Prorektor für künstlerische praxis, il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, nelle persone della Presidente Dott.ssa Rosa Maria Di Giorgi e del Direttore Prof. Giovanni Pucciarmati, hanno abbracciato con sincero entusiasmo il progetto nel
quadro della convenzione con l’Associazione DIMA e della collaborazione con l’Associazione Culturale IUBAL che dirige la Scuola di Musica Comunale Chiave di Sol in Badia Al Pino, nel comune di Civitella in Val di Chiana, conferendogli forza e significato ancora più profondi, in un percorso di filiera istituzionale, che crea un modello di diffusione efficace e moderno del messaggio culturale.

Il 27 gennaio 2023 in occasione della “Giornata della Memoria”, presso la Sala Buonumore del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, era stato già presentato il progetto “Musica e Memoria tra Italia e Germania”. È stato stabilito un calendario di incontri da svolgersi in Toscana da febbraio 2023 a giugno 2024, tra gli allievi italiani del Conservatorio di Firenze, dell’Accademia DIMA di Arezzo e quelli tedeschi della Hochschule für Musik di Saarbrücken, per studiare due opere musicali scritte da un compositore italiano e uno tedesco e che verranno eseguite in prima assoluta il 29/06/2024 in occasione dell’ottantesimo anno dagli eccidi di San Pancrazio e Civitella in Val di Chiana.
Il progetto in un’ottica multidisciplinare, grazie alla collaborazione con ISIA Design Firenze, il Polo delle Arti di Firenze e i Comuni di Bucine e Civitella in Val di Chiana, punta alla creazione di spazi museali di racconto multisensoriale all’interno del Centro Interculturale di San Pancrazio e dell’Archivio della Memoria di Civitella, in grado di coinvolgere lo spettatore in un’esperienza culturale fortemente legata alla sfera emozionale. L’obiettivo è quello di offrire in questi spazi, un racconto moderno e oggettivo della resistenza, attraverso la raccolta di testimonianze dirette e indirette, al fine di stimolare un dibattito che contribuisca alla costruzione di una cittadinanza consapevole e un’identità nazionale ed europea inclusiva.