M.A.M. – Diario della seconda giornata (parte I)

Sabato 27 gennaio 2024 – ore 09:30, Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze | Sala del Buonumore in Piazza delle Belle Arti n. 2

Concerto per la Giornata della Memoria 2024 – eseguito dagli studenti del Conservatorio Cherubini di Firenze, dell’Hochschule für Saarbrücken e del Liceo Musicale “F. Petrarca” di Arezzo e con la partecipazione dell’Accademia DIMA di Arezzo. Letture a cura della Compagnia Teatrale “Arca Azzurra” con le voci recitanti Luigi Dimitri Frosali e Massimo Salvianti sui testi di Elie Wiesel. Musiche di A. Babajanian, M. Castelnuovo-Tedesco, L. V. Beethoven, J. Achron.

Durante l’esibizione musicale, è stata proiettata la collezione d’arte “Nel riflesso della Shoah” di Michael Rogatchi.

Evento trasmesso in streaming, a cura del Conservatorio Cherubini di Firenze.
L’evento è stata l’occasione per ospitare le istituzioni fiorentine con la cerimonia in cui il Prefetto di Firenze, Francesca Ferrandino, ha consegnato le medaglie concesse dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani e alle famiglie dei militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Erano presenti le principali autorità cittadine, religiose, culturali, militari e civili quali: Alessandra Petrucci – Rettrice dell’Università degli Studi di Firenze, Rosa Maria Di Giorgi – Presidente del Conservatorio Cherubini, Sara Funaro – Assessora al Welfare del Comune di Firenze, il sindaco di Vaglia, il Presidente dell’ANPI e il Prof. Giorgio Albiani del Conservatorio di Firenze, ideatore del progetto. Tra i numerosi messaggi quello di Enrico Fink, Presidente della Comunità Ebraica di Firenze.
Il concerto che ha celebrato la Giornata della Memoria 2024 ha avuto i toni di un inno alla condivisione e alla compassione, per tutti i cittadini coinvolti in uno degli eventi più feroci della storia dell’Umanità. A ispirare la scelta di
unire studenti italiani e tedeschi in un concerto, è stata proprio la volontà di esaltare il profondo significato umano della fratellanza di tutti i popoli, laddove le conseguenze di certe atrocità coinvolgono l’umanità intera. La musica ha il potere di unire, di annullare quelle distorsioni dell’animo umano da cui le guerre muovono. Non solo una celebrazione della Memoria, quindi, ma anche un concerto che ha attestato la collaborazione degli istituti scolastici e la realizzazione della filiera didattica e soprattutto la restituzione di impressioni necessarie all’impulso di quella sensibilità che mai ammetterebbe devastazioni come quella della Shoah.